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Giovanni
Diodati (1649)
1 Corinzi 13
1 QUANDanche io parlassi tutti i linguaggi degli uomini e degli angeli se
non ho carità, divengo un rame risonante, ed un tintinnante cembalo.
2
E quantunque io avessi profezia, e intendessi tutti i misteri, e tutta la scienza;
e benchè io avessi tutta la fede, talchè io trasportassi i monti,
se non ho carità, non son nulla.
3 E quandanche io spendessi
in nudrire i poveri tutte le mie facoltà, e dessi il mio corpo ad essere
arso; se non ho carità, quello niente mi giova.
4 La carità
è lenta allira, è benigna; la carità non invidia, non
procede perversamente, non si gonfia.
5 Non opera disonestamente, non cerca
le cose sue proprie, non sinasprisce, non divisa il male.
6 Non si
rallegra dellingiustizia, ma congioisce della verità.
7 Scusa
ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
8 La carità
non iscade giammai; ma le profezie saranno annullate, e le lingue cesseranno,
e la scienza sarà annullata.
9 Poichè noi conosciamo in parte,
ed in parte profetizziamo.
10 Ma, quando la perfezione sarà venuta,
allora quello che è solo in parte sarà annullato.
11 Quando
io era fanciullo, io parlava come fanciullo, io avea senno da fanciullo, io ragionava
come fanciullo; ma, quando son divenuto uomo, io ho dismesse le cose da fanciullo,
come non essendo più dalcuno uso.
12 Perciocchè noi
veggiamo ora per ispecchio, in enimma; ma allora vedremo a faccia a faccia; ora
conosco in parte, ma allora conoscerò come ancora sono stato conosciuto.
13
Or queste tre cose durano al presente; fede, speranza, e carità; ma la
maggiore di esse è la carità.
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